SCENARIO BATTLEFRONT . EMPOLI GAMES . 23/24.10.2021
Nei nostri ricordi come Gruppo Storico c’è la manifestazione Empoli Games che si è tenuta ad Empoli il 23-24 ottobre 2021 presso il Palazzo delle Esposizioni ed organizzato da Ascev.
Entrambi le giornate Guidi del nostro Gruppo Storico ha presentato uno scenario frutto del suo lavoro durante il lockdown, un tavolo di 2m x 2m con l’Assalto al Reichstag. Un gran lavoro che ha meritato il Premio Pittura per la qualità dei modelli realizzati e dall’attenzione per la ricostruzione storica degli ambienti e degli avvenimenti.
Lo scenario è stato realizzato in scala 1:72 utilizzando il regolamento Battlefront.
NOTE STORICHE
Le forze sovietiche avevano raggiunto le sponde del fiume Spree nel centro di Berlino il 28 aprile del 1945: davanti a loro c’era il ponte Moltke, unico accesso alla Koenigsplatze e che conduceva al Reichstag passando però in mezzo agli edifici distrutti del quartiere diplomatico e del Ministero degli Interni, che i russi chiamavano “la casa di Himmler”: le rive scoscese non permettevano di attraversare il fiume se non passando per il ponte.
La mattina del 30 aprile i Sovietici attaccarono il Ministero egli Interni ma furono respinti, travolti dal fuoco alle spalle proveniente dal Reichstag e dalla Kroll Opera House. I combattimenti furono accaniti e cruenti; si prolungarono per ore a distanza ravvicinata sui vari piani dell’immensa costruzione, mentre alcune stanze erano preda degli incendi.
Alle 14:30 Adolf Hitler e Eva Braun si suicidano nel Fuhrerbunker.
L’assalto decisivo venne infine sferrato alle ore 18:00 del 30 aprile, mentre il cielo si oscurava per il calare del sole e per la presenza di intense nubi di fumo e polvere provocate dai continui combattimenti. L’attacco, preceduto da un nuovo bombardamento dell’artiglieria e dei lanciarazzi, venne sferrato da tre battaglioni con grande energia; i soldati sovietici caricarono attraverso la Königsplatz, superarono il fossato parzialmente allagato del tunnel in lavorazione e, protetti in parte dal tiro dei carri armati che si erano avvicinati alla trincea, raggiunsero la scalinata del Reichstag. Usando orizzontalmente un mortaio gli assaltatori riuscirono ad aprirsi un passaggio nelle porte sbarrate del Reichstag e ad entrare dentro.
Ne seguì un terribile scontro a corpo a corpo, stanza per stanza, piano per piano. A questo punto una squadra sovietica telefonò al comando dicendo di aver raggiunto il primo piano. La squadra speciale portabandiera n° 5 fu subito inviata con gli ordini di piantare la bandiera sovietica sul tetto del palazzo ad ogni costo prima di mezzanotte. La squadra trovò il modo di farcela e piantò al bandiera in una statua danneggiata sul tetto mentre nei piani sottostanti continuava la battaglia.
La bandiera della famosa fotografia fu issata dal Capitano V.N. Makov e da un gruppo di artiglieri al suo seguito: in quel momento tuttavia nessuno poteva vedere lo stendardo e nessun fotografo era disponibile per riprendere la scena simbolica della vittoria sovietica a Berlino. L’impresa fu immortalata il 2 maggio dal celebre fotografo Evgenij Chaldej che ricreò la scena della bandiera rossa sventolata sul Reichstag utilizzando tre soldati presenti in quel momento sul campo della battaglia ormai terminata e che peraltro appartenevano alla 8ª Armata della Guardia del generale Čujkov che non aveva avuto alcun ruolo nel famoso combattimento.
Nonostante la bandiera sovietica sventolasse sul tetto, il Reichstag non era però ancora completamente in mano sovietica. Gli scontri al suo interno continuarono per tutto il primo maggio e per il giorno successivo.
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– Assalto al Reichstag , note storiche complete
– Assalto al Reichstag , Battlefront OdB
– Berlino mappa