GIOCA LA STORIA MEDIOEVO MINIATURE

GIOCA LA STORIA . 30.01.2025

I Mad Elite Wargamers hanno terminato presso il loro QG di Massa il 30 gennaio 2025 il play testing dello scenario “Assedio di Acri 1291” che li ha visti impegnati per parecchie serate, prima e dopo le feste di Natale (per l’inquadramento storico vedi Allegato 1) .

Su una superficie di 200 cm x 200 cm il nostro socio Alessandro Guidi ha ricostruito un modello della città usando torri e mura della Zvezda alternate a fortificazioni auto costruite, casine orientali della Sarissa, navi della Heller.

I 140 crociati erano per lo più della Caesar, i 250 saraceni della HAT. Le macchine da assedio erano in parte Zvezda e in parte auto costruite.

Preparazione

Per il regolamento si è deciso di fare un adattamento di “Assedio!” che aveva già dato buona prova di sé nello scenario de Le Tourelles ambientato nella guerra dei cento anni

Dato che nella realtà storica l’assedio è stato molto lungo e dato che l’esercito del Sultano era smisurato si sono usati due accorgimenti:

1) Tempo: la partita è stata suddivisa in tre giornate, corrispondenti nella realtà a periodi più lunghi. Si è discusso molto di quanti turni di gioco dovesse essere ogni giornata e alla fine si è optato per 8 turni anche se non tutti erano d’accordo.

2) Numero di soldati: per limitare il numero di miniature arabe (e 250 erano già tante!) alla fine di ogni giornata si è stabilito che scendesse la notte durante la quale il giocatore crociato poteva ridisporre le miniature a suo piacimento e il giocatore saraceno riportava i suoi reparti a organico pieno recuperando tutte le miniature perse nei combattimenti della giornata.

Svolgimento

Lo scenario ha riprodotto abbastanza fedelmente lo svolgimento degli eventi storici. Nella prima giornata i saraceni hanno investito i soldati sulle mura con un nugolo di frecce e hanno aperto una prima breccia nella porta principale martellandola con i trabucchi. Una travolgente carica di cavalleria ha eliminato il contingente di cavalieri francesi dal terrapieno eretto a difesa della porta poi sono avanzate le fanterie che, per paura di trovarsi in un “cul de sac” entrando dalla porta principale, hanno preferito dare l’assalto alle mura circostanti usando le scale. Dopo mischie furibonde lo scendere della notte ha visto i saraceni ritirarsi nei loro accampamenti lasciando una piccola guarnigione nell’unica torre conquistata. (allegati 5 e 6)

La seconda giornata ha visto un attacco in grande stile dei mori che hanno scalato le mura con tutte le forze a loro disposizione. A nulla hanno valso i contrattacchi di Templari, Ospitalieri e Teutonici che hanno aperto grandi vuoti nelle fila nemiche, i saraceni hanno continuato comunque a venire avanti. Una coraggiosa sortita a cavallo degli ordini cavallereschi ha ridotto a mal partito la cavalleria musulmana ma non è servita a bloccare l’avanzata.

Alla fine della giornata i cristiani erano ridotti a mal partito ed erano arretrati nelle seconda cerchia di mura interne mentre i saraceni erano padroni della parte più esterna della città.

La terza giornata ha visto l’assalto finale delle truppe del Sultano che dopo aver trucidato gli ultimi difensori hanno sciamato per le vie delle città in direzione del porto. Gli ultimi cavalieri crociati rimasti si barricavano allora nella fortezza dei Templari e nel palazzo degli Ospitalieri, mentre i ricchi del paese prendevano la fuga sulle navi pisane pagando un salato pedaggio.

I saraceni ebbri di vittoria saccheggiavano la città….

Commento

La partita, lunga ma interessante e appassionante, ha permesso di mettere a punto il regolamento. Si sono infatti presentate diverse situazioni non previste che hanno dato vita a lunghissime discussioni prima di trovare un accordo.

Alcuni esempi

– I trabucchi possono tirare sui portoni per sfondarli? No, possono tirare solo su mura e torri.

– Si possono spostare i trabucchi? No, sono senza ruote!

– Quante scale può disporre un reparto? Solo una, perché il reparto non può essere suddiviso.

– Se scende la notte le truppe assedianti possono bivaccare sotto le mura? No, devono tornare alle tende a meno che non siano già entrate in città.

– Si possono far salire sulle mura solo gli uomini d’arme lasciando gli arcieri in copertura? No, il reparto è unico e indivisibile. Però si è deciso di permettere agli arcieri un tiro prima di entrare in mischia.

– Se i crociati cercano di riconquistare una torre dall’interno, si può chiudere la botola di accesso ed impedirglielo? Si e no. Si è deciso che si considererà la situazione come se scalassero le mura.

– I cavalieri possono essere fatti scendere per usarli come fanti? No, per convenzione. Le miniature sono quelle che sono….

Ed infine due aspetti sfuggiti in progettazione:

1) Quali sono le condizioni di vittoria nel gioco? Non ci avevamo pensato e all’ultimo momento abbiamo deciso che il giocatore saraceno avrebbe vinto se arrivava con almeno 8 miniature sulla banchina del porto.

2) Comandi e unità: già nelle prima giornata i reparti si erano mischiati formando gruppi da 20 o 30 miniature, che poi hanno attaccato in grupponi misti lasciando dietro gli arcieri. Questo non succedeva nella realtà storica: nessun soldato perdeva di vista la bandiera dal proprio reparto e non si allontanava mai da essa e soprattutto non si mischiava con i soldati di altri reparti (che gli erano sconosciuti e dei quali quindi non si poteva fidare).

Perdere di vista questo aspetto snatura la filosofia di gioco che, anche grazie all’uso delle carte, è pensata per reparti che agiscono in sinergia e non per orde barbariche che caricano tutte insieme (anche se vedere un gran numero di soldatini assiepati gratifica il giocatore).

Si sta quindi cercando un nuovo modo di marcare comandi e unità che devono essere identificabili a colpo d’occhio

Si migliorerà….

ALLEGATO 1 – NOTE STORICHE

REGOLAMENTO